Lasca

Anton Francesco Grazzini

La pala di Anton Francesco Grazzini, il Lasca (accademico dal 1582, fondatore), non ha motto e raffigura un pesce, una lasca, che guizza fuori dall’acqua per acchiappare una farfalla.

Il Lasca mantenne il soprannome che aveva come accademico degli Umidi, nonostante non avesse nessuna attinenza con la tematica granaria che ricorre in tutte le pale della Crusca. Un chiarimento sul problema di tale soprannome è dato da A.M. Biscioni (Vita del Lasca, in Le Cene, Firenze, Le Monnier, 1857, pp. XIV-XV): «Allorché si fondò l’Accademia degli Umidi, nella quale ciascuno de' fondatori si pose un soprannome all’umidità appartenente, il nostro Anton Francesco determinò di denominarsi il Lasca: il qual soprannome non volle poi mutarsi nella fondazione dell’Accademia della Crusca […] dicendo che il suo antico soprannome gli pareva molto a proposito ancora in questa Accademia, considerando che le lasche s'infarinavano. Fu pertanto la sua insegna e impresa […] una lasca, alzata per lungo nello scudo, con sopra una farfalla volante; né io ho potuto ritrovare, se egli v’aggiungesse alcun motto, conforme è consueto fare in simili imprese [...]. Ben è vero ch’io riconosco molto allusiva al carattere del Lasca questa sua insegna; perciocché il suo naturale portandolo nello stile faceto e ghiribizzo, finge che quel pesce, siccome è solito, si lanci fuor dall’acqua a pigliar farfalle, che per loro incerto svolazzamento sono figura de' ghiribizzi dell'umana fantasia».