La pala di Pier Francesco Giovanni, l'Annebbiato (accademico dal 1590), ha motto "Così nulla sen' perde" (Petrarca, Canzoniere, 125.75) e un cespo di spighe annebbiate, cioè impoverite dall'umido e dalla nebbia.
Il rapporto tra iconografia, motto e soprannome viene chiarito dal Trattato di Agricoltura di P. Crescenzi in cui si legge che la pianta di grano impoverita per l'umido e la nebbia (“il grano teme la nebbia più che il resto”) tuttavia produce cariossidi che potranno essere utilizzate l'anno successivo per la semina. Il motto acquista così un significato.