La pala di Carlo de’ Bardi, il Colorito (accademico dal 1590), ha motto "Da voi conosco l'esser quale io sono" (Petrarca, Canzoniere, 265.3) e raffigura un vasca per tingere la stoffa.
La pala presenta, con insolita attenzione al dato tecnico, il «vagello» per la tintura dei panni, con la strettoia a rulli, comandata da un arganetto a mano, per strizzarli. Interessante anche l’indicazione che la crusca era usata come mordente o rafforzante per i colori. Si ricorda che il periodo in cui fu eseguita questa pala, come quella dell’Imbozzimato, vide svilupparsi la tecnica chimica legata alla tintoria, di cui è espressione l’opera di Giovan Ventura Rossetti, “Plictho de larte de Tentori”, pubblicato a Venezia nel 1540.