Racchiuso

Antonio Bracci

La pala di Antonio Bracci, il Racchiuso (accademico dal 1618), ha motto "Sua carcere consola" (Giovanni Della Casa, Sonetto 38) e raffigura un pappagallo in gabbia che mangia pasta fatta di farina e crusca.

L'uso di preparare il cibo per i volatili con farina e crusca (pasta) è ampiamente documentato in molti trattati di caccia e di ornitologia, si veda, ad esempio, la famosa "Uccelliera" di P.A. Olina, pubblicata a roma nel 1622, che presenta un'incisione a firma di Giovanni Maggi, datata 1601, raffigurante, appunto, il «modo di far pasta per li uccelli».

Una descrizione precisa dell'impresa è in Buonmattei, "Risposta", p. 222: «Vi messe la gabbia, il beveratojo, il Pappagallo con tanti colori, e con tante penne e la zuppa composta di due cose tanto contrarie che una è contro alla fame, e l'altra scaccia la sete».