La pala di Marcantonio Degli Albizzi, il Lazzo (accademico dal 1627), ha motto "Si disacerba" (Petrarca, Canzoniere 23.4) e raffigura un popone acerbo messo a maturare sul grano.
Il dipinto raffigura un popone acerbo, e quindi "lazzo", messo a maturare sul grano per l'inverno, secondo una pratica antica. Si confronti l'analoga situazione delle pale del Conservato e dell'Aspro; il manoscritto S ricorda anche un'altra impresa omologa, quella dell'accademico Acerbo, cioè Francesco Medici, la cui pala, oggi dispersa, raffigurava “nespole sulla paglia” e il cui motto era “col tempo”. Cfr. Lettera apologetica di Lionardo Giachini... in difesa e lode de Popone, 1527, pubblicata in G.V. Soderini, Trattato della coltivazione delle viti, Firenze, Giunti, 1600.
Sotto il colore, fortemente oscurato, emergono le qualità stilistiche del dipinto: si osservino l'aderenza realistica del viticcio e il cartiglio con due chiodi a trompe d'oeil.