La pala di Carlo Dati, lo Smarrito (accademico dal 1640), ha motto “Che mi mostra la via” (Petrarca, Canzoniere, 72.3) e raffigura un covone di grano acceso sullo sfondo di un paesaggio piatto e scuro.
L’opera fa parte di quel corpus di pale prodotte nel XIX secolo a integrazione di quelle perdute. Anche in questo caso, come si ricava dal disegno preparatorio, il soggetto ha conservato l’impostazione originaria.
L’immagine, con forte denotazione emblematica (il covone acceso in primo piano domina su un piatto paesaggio con un lontano orizzonte) è spiegata dalle osservazioni del Dati, intellettuale, amico di intellettuali e scienziati (C. Dal Pozzo, G. Galilei, F. Redi), che suggerì il soggetto per simboleggiare il "dolce lume" dell’Accademia nell’oscurità dell’ignoranza.