La pala di Ugo della Stufa, il Grezzo (accademico dal 1650), ha motto "Or mi fo bello" (Petrarca, Canzoniere, 338.14) e raffigura un piatto in cui i pinoli sono mescolati alla crusca perché si mondino.
La pala, soprattutto nel paesaggio dello sfondo, appare assai qualificata dal punto di vista stilistico. L'autore si mostra legato ai modi della pittura di paesaggio diffusa a Firenze da quella schiera di artisti, molti dei quali ancora non usciti dall'anonimato, che diffondono la pittura di di Salvator Rosa, con maggiore inclinazione al gusto decorativo. L'impresa, già approvata ma non concessa al Lanfredini, poté essere assunta senza difficoltà da Ugo dalla Stufa.