La pala di Volumnio Bandinelli, il Lacero (accademico dal 1650), ha motto "Ripiglierà suo pregio e sua figura" (Dante, Inferno VI. 98) e raffigura un libro con pagine lacerate che dovranno essere restaurate con colla di farina.
La ridipintura ottocentesca non ha sostanzialmente alterato l'iconografia della pala, che assume a prototipo, nella tipologia della natura morta ambientata (si noti il ricco tavolo intagliato di supporto), il genere della "vanitas", in quel tempo particolarmente diffuso, nella comune accezione del libro sfogliato dalle carte arricciate e inaridite. Ma in coerenza con la fiducia nella tradizione del sapere, che l'Accademia professava, la "vanitas" assume qui un significato di opposizione: il libro «riprenderà suo pregio e sua figura» dopo il restauro (anche questo è un uso comune attestato) con la colla di farina. Il raffronto con la numerosa produzione di "vanitates" seicentesche assicura dell'origine italiana, probabilmente fiorentina, di questa pala, anche se gli stessi ritocchi impediscono una più precisa proposta circa l'autore.