Immaturo

Domenico Tornaquinci

La pala di Domenico Tornaquinci, l'Immaturo (accademico dal 1692), ha motto "Oh' che spero!" (Petrarca, Canzoniere, 208.11) e raffigura alcune spighe di grano verde in mezzo ad altre mature.

La presentazione dell'impresa, anche nella sua evidenza emblematica, appare chiaramente legata a una tipologia particolare di natura morta, quella di foglie e di infiorescenze non appariscenti (verdastre, rossastre) di erbe campestri, che si diffonde in Toscana attraverso la produzione di Nicola van Houbraken. Sono particolarmente significativi per un'attribuzione a questo artista i modi di rendere le foglie, tratteggiate con un'unica pennellata, lenta e sinuosa.

L'iconografia risponde a una precisa condizione che si verifica in natura: nel ciclo normale del grano possono nascere in una fase successiva alcune spighe che non giungono a maturazione. Viene così delusa la naturale "speranza" della pianta, si veda il motto "Oh' che spero!".