Rinettato

Lorenzo degli Albizzi

La pala di Lorenzo degli Albizzi, il Rinettato (accademico dal 1737), ha motto “Sicch’ogni sudiciume quindi stinge” (Dante, Purgatorio, I.96) e raffigura il laboratorio di un fabbricante di latta, dove le lamiere venivano tenute in un bagno di grano macerato per prepararle a essere rivestite di stagno.

Il laboratorio di un fabbricante di latta è raffigurato con un interesse quasi “diderotiano” per le pratiche e le tecniche delle cosiddette “arti meccaniche”.  Non a caso la voce “Fer-Blanc” di Diderot dell’“Encyclopédie”, t. VI, spiega il procedimento per fare la latta immergendo le lastre di ferro «dans un mélange d’eau et de farine de siegle». Un’immagine di un atelier per la fabbricazione della latta è raffigurata anche nelle vignette delle “Planches” di Ferblantier (t. IV). L’opera costituisce inoltre un’interessante immagine di un interno, il cui naturalismo domestico di matrice fiamminga costituì un genere ampiamente diffuso in tutta Europa, alla metà del XVIII secolo.