La pala raffigura il Vesuvio in eruzione; ai suoi piedi steli di ginestra e chicchi di grano. Il suo motto è De’ tuoi steli abbellir l’erme contrade (un verso della Ginestra di Giacomo Leopardi).
Il grano duro coltivato nell’area vesuviana è detto anche “tenace” per la sua resistenza e qualità. Un pane, in particolare, prodotto a San Sebastiano al Vesuvio ha un interno morbido che si contrappone alla “tenacia” della crosta croccante, spolverata, nella ricetta originale, con farina di grano duro. Il grano dell’area vesuviana ha resistito lungo i secoli e, come la ginestra, si è tenacemente opposto anche alle aggressioni del vulcano, tornando ogni volta ad “abbellire l’erme contrade”.