Integrale

Paolo D’Achille

Il motto è il verso 7 del sonetto proemiale delle Poesie di Tommaso Campanella: “Dentro ogni tutto, ed antico e novello”.
La pala raffigura una sala, dal pavimento a esagoni bianchi e grigi, in cui si alternano zone di luce e d’ombra. La parete di fondo, in rosso scuro, si apre su un paesaggio campestre; da essa parte, in basso a destra, un filo elettrico. Al centro della scena è un piano di pietra, sorretto da un rocchio di colonna, su cui poggiano un taccuino e una forma di pane integrale, con una fetta già tagliata. Il pane integrale è fatto di farina sottoposta solo parzialmente a setacciatura, in modo da farle conservare intatte tutte le sue naturali sostanze nutritive. Il nome, unito al motto (tratto da una poesia “filosofica” che parla anche di grano e di parole e che fu pubblicata nello stesso anno in cui la Crusca stampava la prima edizione del suo Vocabolario), vuole indicare un impegno nello studio sia della lingua antica sia di quella moderna, uno sforzo di integrare le dimensioni della diacronia e della sincronia.