L’Archivio dell’Accademia della Crusca custodisce da secoli il più importante archivio per la storia della lingua italiana e unica testimonianza dell’attività dell’Istituto fin dalla sua fondazione.
La sua peculiarità consiste nella tipologia dei documenti che conserva. Oltre ai documenti relativi alla compilazione delle cinque edizioni del Vocabolario (1612, 1623, 1691, 1729-1738, 1863-1923) si annoverano: diari, verbali, lezioni accademiche e atti amministrativi, concorsi letterari, raccolte di carteggi, testi di lingua, donazioni di spogli, studi e dizionari di studiosi non Accademici.
La storia dell’Archivio si lega indissolubilmente a quella dell’Accademia: il fondo archivistico della Crusca, infatti, cominciò a esistere nei primi anni di vita dell’Accademia, quando si individuò la figura dell’Accademico Segretario con il compito di redigere Verbali e Diari relativi alla vita e alle adunanze accademiche.
Il patrimonio dell’Archivio è oggi fruibile grazie al lavoro iniziato dall’Accademica Severina Parodi (1925-2003), che si è dedicata alla sua costituzione attraverso il recupero del materiale antico, inventariando e ordinando i documenti, tra i quali i preziosi materiali preparatori per la prima impressione del Vocabolario.
L’Archivio della Crusca si compone di due sezioni:
Dal 2005 è disponibile in rete l’Archivio Digitale dell’Accademia della Crusca, un innovativo strumento di ricerca per agevolare la consultazione dei documenti, salvaguardandone i diritti di autore e di proprietà, che offre allo studioso la possibilità di un’ampia gamma di ricerche sui documenti d’archivio.
Oggi l’Archivio occupa varie stanze al piano terra della Villa, due delle quali sono parte integrante del percorso museale (la Sala del Vocabolario e la Sala dell’Archivio).